mercoledì 8 aprile 2015

Recensione: La chiave del tempo di Anne Fortier

Buon pomeriggio lettori, anche le festività pasquali sono terminate e il blog ha atteso con impazienza l'arrivo di due nuove recensioni di un romanzo che ho letto molto tempo fa, e che mi è rimasto nel cuore, e come tutti quei romanzi che difficilmente dimentichi ho deciso di proporlo a due donne, due nuove collaboratrici. 
Pensavo sarebbe stato facile scegliere, ma ahimé non lo è stato, seppur felice che il romanzo in questione sia piaciuto a entrambe, entrambe hanno espresso alacremente le loro opinioni, chiare, semplici, senza tanti giri di parole e per essere il loro primo approccio a una recensione tutto ciò mi ha lasciata sorpresa, ecco perché se loro saranno felici, saranno le nuove collaboratrici del blog che affiancheranno Patrizia e Iaia.
Vi presento Chiara e Manuela che hanno letto La chiave del tempo di Anne Fortier, un romanzo particolare, perché mescola due periodi storici, basato su due atti temporali, dove presente e passato si intersecano dando vita a una storia d'amore che ha consumato i cuori di molti e qual è la storia d'amore per eccellenza? 
A voi la lettura...
Titolo: La chiave del tempo
Autore: Anne Fortier
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 563
Costo: 5,99














TRAMA
Siena, oggi. Alla morte di zia Rose, Julie Jacobs riceve in eredità una piccola chiave e una lettera: "Vai a Siena. Questa è la chiave di una cassetta di sicurezza. Tua madre l'aveva in tasca quando è morta." Julie lascia gli Stati Uniti e parte per l'Italia, seguendo l'enigmatico filo che la zia le ha consegnato con quelle parole. Quando apre la cassetta di sicurezza, però, il mistero non si dipana affatto, quello che trova è un cofanetto consunto, al cui interno la madre ha nascosto un taccuino pieno di disegni, un albero genealogico, una logora copia della tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta, un crocefisso d'argento e alcuni testi antichi che riportano la cronaca di una vicenda realmente accaduta a Siena sette secoli prima. Quella di un certo Romeo Marescotti e di una Giulietta Tolomei.
Siena, 1340. Un vecchio biroccio si avvicina alle porte della città. Trasporta un carico prezioso: il corpo - apparentemente senza vita, in realtà solo addormentato di Giulietta, ultima superstite della famiglia Tolomei, quasi annientata dalla furia degli acerrimi nemici, i Salimbeni. All'improvviso un manipolo di briganti sbarra la strada al carro, ed è soltanto il provvidenziale intervento del coraggioso Romeo Marescotti a far sì che la missione di portare in salvo la ragazza vada a buon fine. Come unica ricompensa il giovane chiede di poter ammirare il volto di colei che ha soccorso e, davanti alla bellezza angelica di Giulietta, il suo cuore indomito deve arrendersi.


IL COMMENTO DI MANUELA


È la prima volta che ho il piacere, e sottolineo piacere, di leggere questa autrice.
La lettura di questo romanzo storico è scorrevole e molto piacevole.
Il libro, La chiave del tempo,  è legato da un filo conduttore molto speciale: il Romeo e Giulietta di Shakespeare. 
Ci sono citazioni all'inizio dei capitoli, ma tutta la storia è costellata di riferimenti e brani.
La tradizione senese, la storia medioevale e la "fabula" del romanzo si intrecciano in modo magistrale.
Fin dalle prime pagine ti leghi affettivamente a Julie (o meglio Giulietta) e soffri con lei, ma gioisci anche con lei. Inizi a fare congetture e a seguire i suoi stessi indizi tanto che, cerchi di scoprire con lei i retroscena della magnifica storia d'amore di Romeo e Giulietta. A volte intuisci l’indizio, altre volte rimani stupito dal colpo di scena... ma tutto è descritto in modo elegante, scorrevole e intrigante.
Un libro che merita davvero di essere letto, ti trasporta nel mondo della tradizione/leggenda medioevale, ti immergi nella letteratura con l’aiuto del grande Bardo inglese e ti immagini di girare per Siena insieme a Giulietta Tolomei e a sua sorella, ma anche con il bel Romeo.
Diverse sono state le frasi che mi hanno colpito, ma questa è quella che più di tutte preferisco:


IL COMMENTO DI CHIARA


E se la storia di Giulietta e Romeo fosse diversa ma realmente accaduta? 
E se si ripetesse?  
Questo libro è stata una sorpresa positiva, non so bene cosa mi aspettassi, ma dentro c’è veramente di tutto, mistero, azione, amore romantico. E’ ambientato a Siena dove una Giulietta dei giorni nostri vuole scoprire l’eredità della madre e si ritrova a essere l’erede del dramma raccontato dal Bardo. Tramite qualche indizio, delle lettere ed un diario, la vera storia che ha ispirato Shakespeare viene svelata, così come pure le vicende familiari di Julie, la nostra Giulietta protagonista, col suo misterioso Romeo. Ho apprezzato il fatto che la vicenda si alterni, dal racconto ambientato nel medioevo si passa al presente, secondo me non ne risente, non l’appesantisce, anzi aggiunge suspense e avventura. Oltretutto la Giulietta “originale” risulta essere veramente tosta e simpatica, anche se molto sfortunata. La vicenda della Siena del 1340 permette di svelare gli indizi e scoprire gli antefatti. I personaggi sono ben caratterizzati senza perdere però quell'alone di mistero che non ti fa capire fino al finale, se sono dalla parte dei buoni o meno. Molto belli i riferimenti al Palio, con scaramanzie e competitività, un po’ meno apprezzabili i cliché dell’Italia e gli italiani (mafia e passione). Lo stile di scrittura è scorrevole e, nonostante le citazioni e l’ambientazione medievale, risulta alla fine veloce da leggere. In sostanza una bella lettura, con un mistero da risolvere e il costante riferimento all'opera letteraria che lo rende particolare e un finale non proprio prevedibile.

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