mercoledì 4 novembre 2015

Trame e opinioni: Una notte a Londra di Evelyn Storm e Miriam Rizzo

Titolo: Una notte a Londra
Autore: Evelyn Storm e Miriam Rizzo
Casa editrice: self
Pag.: 54
Costo: 1,05














Trama
Guia è una donna insicura, senza prospettive e con scarsa autostima. Vive una situazione disastrosa: mantenuta in parte da genitori impiccioni e ipercritici e in parte dal compagno Guido, sesso dipendente, strampalato tanto da chiamarla con nomignoli assurdi e, per di più, padre di tre pesti che non la sopportano. 
Guia conserva sempre nel cuore, però, il sogno di incontrare un uomo che la ami e che realizzi il suo più grande desiderio: andare a Londra. 
Sfiduciata, accetta lʼinvito a cena dellʼamica Marzia e, nella sua vita, appare Alessandro, ricco ma alle prese con il lavoro di baby sitter per contrasto alla famiglia, e vincitore di un concorso che gli permetterà di trascorrere una notte nella metropoli inglese. 
Basterà questo incontro a far scattare la scintilla e a stravolgere il destino di Guia?



Il commento di Iaia

Guia e Alessandro. Un incontro fortuito tramite amici comuni, un viaggio di poche ore che li porta a Londra per una notte soltanto e... scoppia l'amore.
Tutti e due trentenni con una vita senza energia. Lui, per ribellione nei confronti dei genitori, vive facendo dei lavoretti senza prospettive, lei ha un rapporto molto labile e di comodo con un uomo che ha già tre figli e oltretutto non lavora. I due protagonisti trascinano la loro esistenza in modo quasi inetto, finché scatta qualcosa nella loro mente che farà cambiare completamente questo tran tran noioso e poco edificante. Nella prima parte di questa novella, Guia mi era un po' antipatica. Troppa autocommiserazione, troppa incapacità di ribellarsi, troppa poca autostima, eppure lei capisce all'improvviso che deve cambiare e lo fa, quindi un punto a favore per lei. L'occasione è l'incontro con Alessandro che cambia tutto. Ciò avviene anche per lui, che stanco di fare il baby sitter, mangia un po' di orgoglio e fa la pace con i suoi genitori.
Un racconto scritto a 4 mani che parte in sordina e poi è un crescendo. Viene abbandonata l'autocommiserazione di lei e la caparbietà di lui per arrivare a un finale colorato di rosa.
La brevità di uno scritto in genere non mi entusiasma, perché ritengo che ci voglia esperienza e bravura per saper raccontare una storia in cui si debbano delineare i caratteri dei vari attori, intessere una trama realistica e far arrivare al lettore il pensiero di chi scrive. Devo dire che il tutto è iniziato in modo grigio (causa, per me, del carattere della protagonista) e poi si è tinto decisamente di un colore più vivace e allegro. E' una storia che potrebbe essere approfondita e ne verrebbe fuori un bel romance.

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