mercoledì 18 maggio 2016

Trame e opinioni: La ragazza senza nome di Sandra Block

Titolo: La ragazza senza nome
Autore:  Sandra Block
Casa editrice: Fanucci Editore
Collana: Time Crime
Pag.: 283
Costo: 14,90













Trama

Chi è la ragazzina di colore che giace inerte in un letto del reparto psichiatrico del Children's Hospital di Buffalo? Qual è il suo nome? E perché non parla? Sono solo alcune delle domande senza risposta su cui la dottoressa Zoe Goldman deve far luce. Dal giorno in cui la polizia l'ha soccorsa mentre si aggirava in stato di alterazione mentale per le vie della città, la giovane non ha dato più segni di voler cercare un contatto con l'esterno. L'unica certezza è che né i farmaci né le terapie stanno aiutando la paziente, cui il personale del reparto ha dato il nome di Jane Doe, a uscire dallo stato catatonico in cui sembra essere inspiegabilmente caduta. Zoe sa che non c'è altra via che cercare di risalire all'identità della ragazza e scoperchiare il vaso dei segreti custoditi dietro un muro invalicabile di silenzio e amnesia, anche se ciò significa andare contro le direttive dello stimato dottor Tad Berringer, nuovo psichiatra dell'ospedale, e interferire col lavoro del detective Adams, che sta indagando sul caso insieme alla polizia di Buffalo. Una storia sui meccanismi perversi della mente e della memoria come unico argine a un passato che ritorna con i suoi incubi.


Doppia recensione


Iaia

E' una storia che definirei senza infamia e senza lode.
La protagonista, Zoe Goldman, è una psichiatra che sta facendo il suo tirocinio in un ospedale di Buffalo e tra i pazienti che deve seguire c'è anche una ragazzina di 13 anni che è in stato catatonico. Le prime cure non danno esiti positivi, ma un po' alla volta si riprende e sia la polizia che Zoe cercano di venire a conoscenza di notizie per scoprire da dove viene, chi è, e quel che segue.
Tutto verrà alla luce lasciando anche dell'amaro in bocca, perché la verità farà male.
Sulla copertina è scritto "thriller", ed effettivamente lo è, ma non mi ha molto appassionato. Non saprei dire esattamente quello che non mi è piaciuto, posso solo ribadire che non mi ha tenuto avvinta. E' come se mancasse qualcosa, forse perché i protagonisti non mi sono piaciuti moltissimo.
Ho preferito i personaggi secondari che mi hanno lasciato delle sensazioni positive.
Non dico che questo giallo non vada letto, ma nemmeno da mettere tra i primi libri in attesa di essere sfogliati.



Dolci

A metà della lettura ho scoperto che, questo è il secondo libro di una serie (se di serie possiamo parlare, perché al momento sono solo due i romanzi usciti) di cui, naturalmente, in Italia il primo non è stato pubblicato, e la difficoltà nasce proprio dai riferimenti al precedente, perché contiene spoiler per chi non ha letto il primo.
La protagonista, Zoe Goldman, è un personaggio originale: una psichiatra che non tenta di risolvere casi insoluti, ma che sta cercando di aiutare una bambina afro-americana trovata mentre vagava per la strada senza alcun ricordo della sua identità. Zoe decide di prendere in mano la situazione per scoprire chi sia. Altro particolare che mi ha incuriosita è che, Zoe è affetta da ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) e deve prendere medicine per combattere i sintomi della malattia. Nel corso del romanzo incontriamo una varietà di pazienti ospiti del reparto salute mentale di cui sarebbe stato bello avere alcune notizie in più.
La storia in sé non sarebbe male, ma ho trovato la lettura a volte noiosa. Avrei voluto più capitoli sulla ricerca dell’identità della ragazzina, che sulla vita privata della dottoressa. E' scritto, tuttavia, in maniera semplice e coinvolgente e non mancano buone parti descrittive dell’ambiente che circonda i personaggi. L’autrice ci porta abilmente in un viaggio stimolante sulle tragedie della vita, sulle complessità della mente umana e il disperato bisogno di scoprire la verità, al fine di guarire se stessi.
Inizialmente ho pensato a questo libro come un thriller, però vi ho trovato un po' di mistero, un racconto psicologico, un po’ di vita reale con la giusta dose di umorismo.
Sarei molto curiosa di leggere il primo libro della serie, sperando che la casa editrice voglia tradurlo in italiano.

#1 Little black lies
#2 The girl without a name - La ragazza senza nome


1 commento:

  1. Peccato, la trama sembrerebbe intrigante! Ma già la scelta di pubblicare il secondo volume di una serie e non il primo mi sembra una scelta quantomeno discutibile.

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