sabato 23 luglio 2016

Trame e opinioni: Dire, fare, morire di L.J. Sellers

Titolo: Dire, fare, morire.
Autore: L.J. Sellers
Casa editrice: AmazonCrossing
Pag.:  373
Costo: 4,99 ebook, 9,99 cartaceo














Trama
Kera Kollmorgan, infermiera e consulente per i giovani di Planned Parenthood, un consultorio di Eugene (Oregon), è già stata presa di mira da alcuni fanatici antiabortisti. Queste esperienze hanno solo rafforzato la sua determinazione. Un giorno, però, una bomba devasta la clinica e, poco dopo, il cadavere di una ragazzina curata da Kera viene ritrovato nudo in un cassonetto. La donna teme che la feroce guerra antiabortista nella piccola comunità abbia raggiunto un livello inaccettabile. L’omicidio a sfondo sessuale di Jessie Davenport coinvolge da vicino il detective Wade Jackson. Padre single di una teenager, Jackson comprende meglio di chiunque altro i pericoli in agguato per le adolescenti. Non si aspetterebbe mai che le indagini lo porteranno a un gruppo di studi biblici per ragazzi, al lato oscuro della vita dei liceali e persino nei corridoi del potere. Si trova così costretto ad affrontare due sospettati radicalmente diversi, che non hanno niente in comune, tranne la passione per il sesso e la violenza. Mentre Jackson intensifica la caccia all’uomo, Kera diventa una donna braccata, perseguitata da un devoto fanatico. Quando i destini dell’investigatore e dell’infermiera si incrociano, vendette moralizzatrici, segreti legati al sesso e ossessioni fatali minacciano di spazzarli via.

Doppia recensione


Dolci

Non mi sarei mai approcciata a questo libro se non avessi superato l’orrenda copertina. Fortunatamente l’ho fatto e sono stata catturata dal romanzo già dalle prime pagine. Lo stile di scrittura di questa autrice mi ha ricordato molto i telefilm americani che seguo con estremo piacere. Gli avvenimenti si susseguono incalzanti e non danno al lettore un attimo di respiro.
La storia vede come protagonisti principali Kera Kollmorgan, infermiera in una clinica per il controllo delle nascite e il detective Wade Jackson.
Il centro dove lavora la dottoressa è stato semi-distrutto da una bomba e una delle giovanissime pazienti viene misteriosamente uccisa. Kera e Jackson si trovano così a collaborare per scoprire i colpevoli.
La bomber è Ruth, una donna profondamente religiosa. Non è uno spoiler poiché si sa da subito che è stata lei l’artefice di questo terribile atto. E’ stato interessante conoscere le motivazioni che l’hanno portata a questo gesto anche se, personalmente, non le approvo. Viene da chiedersi come faccia una persona "buona" ad essere così rigida nelle proprie convinzioni e commettere azioni che la rendono peggiore di coloro che odia?
Pagina dopo pagina, come nei migliori romanzi polizieschi, si viene a scoprire tutta una serie di collegamenti con gruppi religiosi e personaggi importanti della società. La scrittrice ci porta subito nella loro vita e ci offre quel tipo di suspense che i lettori di questo genere apprezzano infinitamente.
Sconvolgente leggere come dei genitori sembrino non rendersi conto di quanti ragazzi preadolescenti, nella società odierna, siano attivi sessualmente. Dove neanche il controllo più ferreo riesce ad arrivare.
Per quello che riguarda il colpevole, non ho capito chi fosse, anche se gli indizi c’erano tutti…
Una trama intelligente e ben sviluppata, una narrazione tesa e incalzante, con molti intrighi nascosti, hanno reso la mia lettura più che piacevole. Finora in America sono stati pubblicati 11 volumi con protagonista il detective Jackson e Kera Kollmorgan, che spero vivamente vengano tradotti anche da noi perché sarei molto curiosa di proseguire con questa serie e saperne di più su questi due grandi personaggi.


e mezzo

Patrizia

Ragazzi un gran bel libro, argomenti scottanti in questa indagine tra adolescenti, violenze domestiche, centro per aborto, pedofilia, fanatici religiosi e un serial killer. Lettura alquanto impegnativa per i temi trattati, ma fluida, scorrevole, con il giusto livello di tensione quando si legge un thriller. Il finale è come un pugno allo stomaco ma perfetto, esattamente una giusta conclusone.
Spunti per farci riflettere non mancano da questi ragazzini ancora un po’ bambini (perché a 13 anni non si è adulti) che a forza di restrizioni religiose e follie dettate da un credo un po’ troppo rigido, di nascosto diventano altre persone. Non oso pensare allo shock che può provare un genitore a scoprire che, tutto ciò che credeva del proprio figlio era pura illusione.
I personaggi sono ben gestiti; la loro psiche ben approfondita, l'autrice gestisce molto bene la rappresentazione dei singoli punti di vista di ogni personaggio. Ora veniamo un po’ al alcuni dei personaggio più interessanti:

Jessie quella che mi ha maggiormente colpita per i segreti che custodiva. Per tutti era una ragazzina spiritosa, sveglia, generosa, faceva volontariato. Ma man mano che le indagini vanno avanti ci lascerà di stucco...

Angel Strickland: 
…aveva ripetuto una classe e aveva un anno più delle compagne. 
Non lo sorprese quindi vederla più alta e più formata rispetto alle altre due. 
I capelli rossi, le lentiggini e il viso ovale, però, la facevano sembrare più giovane.
 Arrossì e distolse lo sguardo. Era la timida.

Rachel Greiner: 
Un viso acqua e sapone con due occhi di un azzurro intenso e sopracciglia molto arcuate che le davano un aspetto altero.
 Teneva i capelli biondo cenere raccolti in una coda ed era minuta per la sua età. Nonostante questo, Jackson la individuò come la capogruppo.

Parlava in maniera pacata, senza fretta e senza mangiarsi le parole come fanno di solito i ragazzi.

Nicole Clarke: 
…La terza ragazza si teneva un po’ in disparte, manifestando una certa autonomia dal gruppo. «Io sono Nicole Clarke.» 
Il golfino di un arancione acceso contrastava con i lunghi capelli quasi corvini e i lineamenti delicati. Aveva gli occhi castani impiastricciati di mascara. 
Doveva aver pianto e sembrava sul punto di scoppiare di nuovo in lacrime.

Questa ragazze sono travagliate, oppresse da genitori e religione e, sfuggono a tutto attraverso il sesso per sentirsi libere. Fanno tutte parte del gruppo Teen Talk (un gruppo di preghiera!!!), che ha fatto voto di castità e si incontra una volta a settimana.
Ruth  la fanatica religiosa del libro, personaggio pazzesco, un inno alla follia religiosa.

 …Quando se ne fu andato, Ruth ringraziò Dio di averle dato la forza di affrontare quella prova. Era un ulteriore segno che ciò che stava facendo era giusto e che Dio l’avrebbe protetta.
  
Poi troviamo la vittima Keira, l’infermiera del centro che aiuta ad abortire, a tutelarsi dalle malattie sessuali. Personaggio che non mi è mai piaciuto, da subito mi dava fastidio il suo finto buonismo, il giusto livello di damigella senza colpa che aspetta il cavalier servente per farle fare qualcosa di veramente buono e utile. Per carità anche lei storia travagliata, fatta di lutti e tanto dolore ma proprio non mi è piaciuta.
Jackson, il detective, il cavaliere buono, piace un sacco nei suoi modi bruschi, il classico sceriffo americano per intenderci che quando vuole fare una gentilezza sembra un elefante in una cristalleria. Anche lui con una figlia adolescente che non comunica con lui, per cui mentre indaga sugli omicidi, mille paranoie lo colpiscono sul suo essere genitore.

 Jackson sospirò.
C’erano genitori che continuavano a negare anche l’evidenza. 
Gli era capitato di vederlo spesso, e non era un bene per il figlio.


Leggetelo un altro lato dell’america noir vi attende.

La serie Detective Jackson Mystery, come scritto da Dolci è al momento composta da 11 libri, pubblicati in America, mentre Dire, fare, morire è il primo:

#1 The sex club - Dire, fare, morire
#2 Secrets to die for
#3 Thrilled to death
#4 Passions to dead
#5 Dying for justice
#6 Liars, Cheaters, & Thieves
#7 Rules of crime
#8 Crimes of memory
#9 Deadly bonds
#10 Wrongful death
#11 Death deserved





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