giovedì 8 settembre 2016

Trame e opinioni: Il caffè delle donne di Ann O'Loughlin

Titolo: Il caffè delle donne
Autore: Ann O'Loughlin
Casa editrice: HarperCollins Italia
Pag.: 330 
Costo:14,90














Trama
Le sorelle Ella e Roberta O'Callaghan non si parlano ormai da decenni, i bigliettini che lasciano a turno nell'ingresso di casa sono gli unici contatti tra loro. Dopo che gli oscuri segreti della famiglia hanno distrutto completamente le loro vite, le due sorelle non hanno più nulla da dirsi; solo l'antica dimora in cui vivono sembra accomunarle. Della fastosa magione appartenente agli O'Callaghan da generazioni, però, è rimasto ben poco. La villa cade a pezzi e a nessuna delle due pare interessare più di tanto. Ma quando un'improvvisa bancarotta rischia di far perdere loro l'unica cosa che possiedono, Ella decide che è arrivato il momento di riaprirsi al mondo e di salvare il salvabile. Le sorelle hanno bisogno di soldi e l'unico modo per ottenerli è aprire una caffetteria nel vecchio salone delle feste. Ma come il Ballroom Café prende piede e acquista clienti, così anche la guerra intestina tra le due ha una crescita esponenziale e Debbie, che comincia a lavorare con Ella, è l'elemento scatenante. La ragazza è arrivata in Irlanda dagli Stati Uniti per ritrovare la sua madre naturale. Per la piccola comunità è un vero e proprio terremoto, la donna non si rende conto che le sue domande su chi sia sua madre e sul perché l'abbia abbandonata dandola in adozione potrebbero scoperchiare un vero e proprio nido di vespe, che non risparmierà nessuno, nemmeno Ella e Roberta che dovranno fare i conti con il proprio passato e accettare ciò che è stato.


Il commento di Iaia

Riscrivere una trama dal mio punto di vista non mi sembra opportuno, perché quella che leggete più sopra rispecchia molto bene tutta la vicenda.
Ciò che non traspare bene, secondo me, sono gli stati d'animo di ogni personaggio che porta dentro di sé un dolore enorme.
Le protagoniste, Ella e Roberta, sono due sorelle unite da un passato crudele e proprio questo passato le ha separate. Poi c'è Debbie che con la sua ricerca della madre naturale sta scatenando un tornado che mette a repentaglio un tran tran sofferto, rendendo il presente ancora più tragico.
Come si può capire non è per niente un libro allegro, ma nonostante ciò, la storia ha un suo fascino.
Di certo non lo rileggerò perché mi ha lasciato una notevole tristezza, anche se il finale, per fortuna, non è più fosco, perché permette ai personaggi principali di trovare un nuovo inizio carico di speranze.
Per la mia solita puntigliosità aggiungo che mi sarebbe piaciuto che un personaggio, Suor Consuelo, avesse avuto più spazio affinché il suo arrogante comportamento fosse stato reso pubblico e fosse più approfondito per fare giustizia su quello che aveva combinato nel passato e che aveva creato solo dolore.
Il libro è scritto molto bene e mi è piaciuto constatare che i pensieri di ognuno siano stati descritti con scrupolo.
E' un romanzo che può piacere a chi gradisce le tinte fosche e tristi ed è una storia che comunque alla fine ti fa respirare un po' facendoti vedere la luce al termine del tunnel.



1 commento:

  1. Ciao Iaia, avevo chiesto di questo libro in libreria ma non era disponibile e mi era dispiaciuto non poterlo leggere. Ora leggendo la tua recensione, devo ammettere che non mi aspettavo un libro così triste da lasciarti questo sentimento addosso anche alla fine della lettura. Mi sa che ci penso prima di acquistarlo.

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