venerdì 28 ottobre 2016

Recensione: C'è qualcosa nei tuoi occhi di Amabile Giusti

Titolo: C'è qualcosa nei tuoi occhi
Autore: Amabile Giusti
Casa editrice: Amazon Publishing
Pag.: 334
Costo: 9,99 cartaceo, 4,99 ebook, 0,00 kindle unlimated














Trama
Francisca Lopez è un angelo nero impossibile da conquistare: nel suo passato c’è dolore, violenza subìta e inflitta, c’è la delinquenza e c’è il carcere. E c’è un solo uomo, Marcus. Con lui ha condiviso la parte più oscura di sé.
Ma ora Marcus se n’è andato, ha scelto di seguire Penny, la dolce ragazza dalle ciocche pastello per la quale ha deciso di cambiare vita, e Francisca deve costruirsi una nuova identità.
Per farlo, sceglie Amherst, la città di Emily Dickinson, perché la poesia è stata la sua segreta ancora di salvezza. Se poi all’università il corso di poesia contemporanea è tenuto da Byron Lord, un professore giovane, seducente e con un nome decisamente profetico, affascinato dai suoi “occhi di petrolio”, la vita di Francisca può davvero sperare in una svolta.
Tra i due nasce uno strano e delicato rapporto: una tenera alchimia d’amore che rischia a ogni momento di essere spazzata via dai segreti di entrambi e dalle tante fragilità di Francisca. Una storia destinata a incrociarsi con la nuova vita dell’indimenticato Marcus e della rivale Penny, in un finale dolcemente inaspettato.
Il sequel di Tentare di non amarti ci racconta una nuova vicenda di amore e riscatto: un viaggio profondo e toccante nell’animo inquieto dei suoi protagonisti così diversi... così uguali.



Il commento di Dolci

A volte è bello avere qualcosa che non è utile, 
ma ti piace lo stesso e ti aiuta a sognare.
Il tempo di uscire e questo libro era già tra le mie mani. Amabile Giusti è una delle mie autrici preferite e non potevo aspettare troppo per leggerlo.
Il romanzo è bellissimo, romantico e intenso e mi ha coinvolto da subito.
La storia prosegue da subito dopo la fine del primo capitolo e ha per protagonista Francisca, l'odiosa e perfida ex ragazza di Marcus. Naturalmente dietro tutto il suo astio ci sono vecchie situazioni spiacevoli che l'hanno resa tale. Lo si poteva intuire già nel primo libro, ma la ragazza rimaneva comunque un personaggio negativo. Ammetto di aver tanto odiato Francisca nel primo romanzo, tanto quanto l'ho amata nel secondo. E' riuscita a conquistarmi completamente. Il ritratto che esce da queste pagine è quello di una donna forte che nasconde infinite fragilità; ha sofferto moltissimo e si è costruita intorno un muro di odio verso gli altri per non soffrire più.
...è una ragazza confusa, ferita, talmente sensibile da aver bisogno di un’armatura per non farsi pugnalare da un soffio di vento.

Byron Lord, protagonista maschile della storia è un professore di poesia che rimane subito colpito dalla ragazza, sia per la sua bellezza, ma soprattutto perché riesce a vedere oltre il muro che la circonda.

Quella giovane donna celava qualcosa di puro e inquietante allo stesso tempo. Non per le cose che gli aveva detto prima, ma per quegli occhi che parevano gorghi in fondo a uno stagno. Per quegli occhi scuri come petrolio.
La stessa vita del professore non è propriamente idilliaca e il suo passato nasconde grandi dolori.

Forse piangeremo, noi che non abbiamo pianto mai, perché a volte si piange di più a ritrovarsi che a perdersi.
Si piange più di sollievo che di paura.
Forse.

Ho apprezzato come si sviluppa il rapporto tra i due personaggi: Francisca che vorrebbe abbassare le difese e dimostrargli il suo amore, ma la paura di stare male di nuovo è troppa; Byron non si arrende facilmente e prova in continuazione a dimostrarle che la ama seriamente e non la farà mai soffrire.

L’amore a volte è come… come un panetto di pasta per pizza che deve lievitare. Dentro ci sono tutti gli ingredienti giusti, ma quel panetto è un mattoncino minuscolo, non è ancora quello che sarà ma quello che può diventare. Devi tenerlo al caldo, non troppo, non troppo poco, evitare di stressarlo guardandolo sempre, perché si sa che in cucina ci vuole pazienza, e se lasci che la sapienza del cuoco e il tempo facciano il loro corso, presto lo vedrai diventare una soffice nuvola di pasta bianca, dal sapore succulento.

Una cosa che mi ha fatto davvero piacere leggere è stato ritrovare Marcus e Penny che stanno vivendo la loro vita di coppia nel Vermont. Soprattutto ritrovare lui sempre lo stesso...
«Io non sono quel tipo di uomo, lo sai. Non faccio regali, non ti dico che ti amo un giorno sì e l’altro pure, e odio fare programmi con troppi paletti.
Però ci sono.»
Ho adorato questo libro esattamente come ho adorato il primo, confermando la mia opinione sulla scrittrice che adoro!

Tentare di non amarti - recensione
C'è qualcosa nei tuoi occhi

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