venerdì 3 febbraio 2017

Trame e opinioni: La stagione degli innocenti di Samuel Bjork

Titolo: La stagione degli innocenti
Autore: Samuel Bjork
Casa editrice: Longanesi
Pag.: 490
Costo: 16,90
















Trama
Nel folto di una foresta norvegese immersa nel silenzio, c'è qualcosa di inatteso. Qualcosa di crudele. La giovanissima vittima è impiccata a un albero e ha al collo l'unica traccia lasciata dall'assassino: un cartello con scritto "Io viaggio da sola". La gravità del crimine spinge la polizia di Oslo a riaprire una speciale unità investigativa, la più efficace ma anche la più irregolare, e a richiamare in servizio il veterano Holger Munch. Sovrappeso, divorziato, solitario e appassionato di enigmi, Munch è un uomo all'apparenza gioviale che però dentro di sé nasconde un abisso. Ma è anche il secondo miglior investigatore della polizia norvegese. Il migliore in assoluto è la sua collaboratrice, Mia Krüger, e Munch sa di aver bisogno di lei per venire a capo di quel terribile enigma. Ma deve riuscire a convincerla a tornare in azione. Mia infatti sta attraversando il momento peggiore della sua vita. Eppure, anche nella più cupa disperazione, niente può fermare le sue capacità di intuizione. È lei a cogliere l'indizio che era sotto gli occhi di tutti e che nessuno ha visto, il segno più terrificante lasciato dal killer. Un segno che non lascia spazio a dubbi: questa vittima è soltanto la prima di una lunga serie. Solo Mia e Holger possono impedire che la fine dell'inverno diventi una strage di innocenti, soltanto loro possono fermare una mano omicida che presto colpirà vicino... Molto vicino.


Il commento di Dolci

Era arrabbiato. 
Arrabbiato con tutti gli adulti che alzano le mani sui bambini. 
I bambini dovrebbero essere lasciati liberi. Liberi di giocare. Di sentirsi al sicuro. 
Non dovrebbero starsene in cucina a capo chino. Faceva male sentirsi dare degli stupidi. Era doloroso essere afferrati per i polsi.
Doloroso non poter rispondere perché altrimenti non si sapeva che ne sarebbe stato del proprio fratellino, se si fosse detto qualcosa di sbagliato.

Confesso di aver rimandato il più possibile la lettura di questo libro. Le mie paure principali erano: autore norvegese... nomi strani... lettura pesante... Invece si è rivelato una bella lettura e un poliziesco intricato tanto da non riuscire a capire chi fosse il colpevole quasi fino alla fine. Poi nomina Morten Harket, mio amore adolescenziale, e lì ha raggiunto il top!
Credo di aver capito che questo sia il primo romanzo dell'autore e, secondo me, è un esordio eccezionale. Dopo un inizio leggermente prolisso la storia ha preso il via ed è stato difficile metterla giù. Il mistero è ben costruito e la trama solida. Ci sono stati dei capitoli in cui credevo di aver capito tutto per poi essere completamente sorpresa dall'autore. Parti in cui sono arrivata a sospettare di tutti e di nessuno, ribadendo l'idea che non tutto è ciò che sembra.
Il libro è raccontato dai diversi punti di vista dei personaggi e mi ha dato un'idea completa di tutta la vicenda.
I protagonisti mi sono piaciuti tutti: imperfetti, con personalità complesse e realistici, per niente stereotipati. Soprattutto Mia Kruger che è quella che ho apprezzato maggiormente. Un'eroina che dopo un iniziale momento di scoraggiamento la smette di piangersi addosso, si riprende e sistema la sua vita. Almeno ci prova.
Il romanzo non è perfetto e il finale è stato  un po' affrettato lasciandomi con alcune domande irrisolte, ma nel complesso rimane una bellissima lettura e sicuramente proseguirò con l'altro volume della serie.

La serie Holger Munch og Mia Kruger è al momento composta da due romanzi

#1 La stagione degli innocenti
#2 La stagione del sangue

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