martedì 21 marzo 2017

L'angolo self: Touch my heart di Micol Manzo

Titolo: Touch my heart
Autore: Micol Manzo
Casa editrice: self
Pag.: 200 
Costo: 0,00 kindle unlimated















Trama
La prima cosa che Aponi vede, quando riprende conoscenza in una capanna ai piedi del monte Bosavi, sono degli occhi neri come il cuore della foresta, cupi come lo è l'uomo cui appartengono: Obei, un individuo minaccioso coperto da tante cicatrici quanti sono i suoi muscoli guizzanti. Non ricorda perché si trovi tra i Kaluli, un popolo che non conosce, a eccezione della loro lingua. Un popolo propenso a invadere la sua sfera personale, mettendo a dura prova la sua paura di essere toccata da altre persone. Se da una parte i Kaluli si mostrano gentili e ospitali con lei, dall'altra Obei fa di tutt per renderle un incubo l'esperienza nella foresta. Ma Aponi non è disposta a sottostare al volere di quell'uomo autoritario che pare odiarla con tutto se stesso. Così, con il passare dei giorni, la contesa fra i due si fa sempre più ardente, trasformandosi in desiderio, un sentimento ancor più oericoloso dell'odio.



Il mio commento

Come sono giunta a leggere questo romanzo? La verità è, che, è stata proprio l'autrice a incuriosirmi quando ho letto un suo status su fb dove lei era felicissima di una recensione ricevuta su Amazon. Ho letto per l'appunto il commento e dopo la trama, da qui sono giunta alla lettura di Touch my heart. 
Aponi è una donna interessante sotto ogni punto di vista, un passato particolare, un presente quasi noioso finché lei stessa non decide di dare una svolta alla sua vita, proprio intraprendendo un viaggio in Nuova Guinea. Ma qualcosa accade e il suo primo risveglio è in una capanna, sperduta nella foresta sul monte Bosavi.
Ma cosa è successo? E soprattutto chi è quell'uomo che la osserva con uno sguardo guardingo?
Obei è un Kaluli, una tribù del posto, è l'uomo che l'ha salvata.
In questo romanzo non è stato difficile entrare nel mondo raccontato dall'autrice.
Aponi e Obei sono due personaggi singolari, caparbi, ma che nonostante tutto si attraggono come calamite. La poca fiducia di lui ha un suo perché, che solo verso la fine del romanzo scopriamo, mentre le paure di Aponi sono profonde, il fatto che non voglia farsi abbracciare, che non ami essere toccata, celano un passato fatto di abbandono, di non riconoscimento e tutto ciò si ripercuote nel suo presente.
Touch my heart è un buon romanzo, intenso, interessante, scritto bene, e soprattutto si lascia leggere e catturare dai modi scontrosi del protagonista e dalla testardaggine di Aponi.

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