venerdì 12 maggio 2017

Trame e opinioni: Il collezionista di Nora Roberts

Titolo: Il collezionista
Autore: Nora Roberts
Casa editrice: Time Crime
Pag.: 426
Costo: 14,90
















Trama
Il lavoro di Lila Emerson consiste nel badare alle case altrui in assenza dei proprietari. Un'occupazione all'apparenza semplice e senza particolari implicazioni. Questo almeno è quello che ha sempre pensato fino al giorno in cui, guardando fuori dalla finestra, assiste a un omicidio: una giovane donna precipita nel vuoto, da un appartamento in cui verrà poi trovato il cadavere di un uomo, Oliver Archer. Le prove fanno da subito supporre che si tratti di un caso di omicidio-suicidio, ma Ashton Archer, fratello dell'uomo e noto pittore, è convinto dell'innocenza di Oliver, incapace, a suo dire, di commettere una tale atrocità. La sola persona che può aiutarlo nella ricerca della verità è Lila, unica testimone oculare, ma quello che nasce tra i due è qualcosa che va oltre una complicità investigativa. I loro destini si ritrovano così indissolubilmente legati a un gioco più pericoloso di quanto immaginassero, dove le dinamiche criminali si intrecciano al traffico illegale di oggetti d'arte, in un mondo oscuro in cui la vita può valere meno di un cimelio.


Ho sempre apprezzato molto i libri di Nora Roberts, in tutte le salse, ma questa volta non sono riuscita a provare molta simpatia per la protagonista. 
La trama in sé non è male, anzi, il suspense, il mistero, il thriller, la fanno da padrona, ma è Lila che non mi ha convinta per nulla.
Lila Emerson è una donna che ha scelto un lavoro molto bizzarro, ma non metto indubbio, molto interessante, custodire, case di famiglie molto benestanti, che in determinati periodi vanno in vacanza, e un po' per timore, un po' per comodità chiedono la presenza di una persona che si trasferisca nei loro appartamenti come sorvegliante, ma che possa anche accudire laddove sia necessario, cani, gatti, ma anche giardini, piccoli orti...
In questo la protagonista è molto brava, anche perché è una tutto fare, non si limita solo a "guardare la casa", ma qualora fosse necessario, ha sempre con sé un nécessaire, pronto all'occorrenza. Potremmo dire però che questo è il lavoro che la fa vivere, perché poi lei è soprattutto una scrittrice, brava, ma le piace anche molto osservare ciò che le succede intorno, e lo fa attraverso un binoccolo, Lila costruisce nella sua mente situazioni, storie, tutte basate sui momenti di vita quotidiana della persone, dal bambino che gioca con il cane, alla coppia che rientra da lavoro, al modo di vestire, di gesticolare.
Proprio questa sua "passione" la pone davanti a una situazione che cambierà completamente il percorso della sua vita. E' testimone di un efferato omicidio...
Fin qui non vi ho svelato nulla di quello che troverete nella sinossi, ora ciò che non sono riuscita a comprendere, sono i dialoghi, troppo complessi, lunghi, troppe congetture che a volte mi facevano perdere il filo del discorso, o magari perdevo proprio il senso di ciò che stava succedendo.
Questo romanzo se avesse avuto meno pagine di tante parole, su parole, e fosse arrivato al dunque in altro modo probabilmente lo avrei apprezzato di più.
Anche il modo burbero di Ash, la sua famiglia allargata, ancora ora non riesco a ricordare di quanti componenti fosse composta, tra figli, mogli, nipoti, zii e cugini...
La scrittura dell'autrice in questo romanzo è stata complessa, la suspense c'è tutta, il mistero, le opere d'arte, la ricerca anche storica ci stanno tutte, ma secondo me è mancato qualcosa che potesse renderlo più intenso, più avvincente...

"Sei il mio punto debole" ripeté.
"Mi sono chiesto perché avessi voluto ritrarti la prima volta che ti ho vista.
Ne avevo bisogno, nonostante tutto quello che stava succedendo, 
ne avevo bisogno.
Perché ogni volta che penso di iniziare un nuovo lavoro,
voglio sempre dipingere te."
"Te. Il tuo volto, il tuo corpo, la tua voce nella mia testa.
L'idea di toccarti e sentirti.
Il tuo senso della giustizia, la tua diffidenza nello svelare troppo di te e l'incanto che provo nel rimuovere quegli strati per scoprirli da solo.
Tutto ciò ti rende quella che sei.
Sei il mio punto debole perché ti amo."







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