sabato 6 maggio 2017

Trame e opinioni: The Revival di Chris Weitz

Titolo: The Revival
Autore: Chris Weitz
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 262
Costo: 19,90
















Trama
Un mondo nuovo è iniziato. Ma chi ne avrà il potere? Mentre l'elicottero che la riporta a casa si prepara all'atterraggio, il cuore di Donna batte tanto forte da sovrastare qualunque altro suono. Da qualche parte là sotto, tra canyon e vicoli, c'è Jefferson. Il suo Jefferson. E se Donna ha trovato il coraggio di tornare nel terribile e tragico caos di New York, è stato soltanto per lui. Ma Jefferson è cambiato. Non è più lo stesso ragazzo che le ha dichiarato il suo amore in biblioteca, sotto un soffitto dipinto con il cielo al tramonto. È più adulto. È sconfitto. E braccato. Il suo sogno di realizzare un nuovo ordine, Utopia, è ormai un capitolo chiuso. Così come quello di riunire tutti i ragazzi delle tribù in un fronte unico. Senza contare che la scoperta della verità sulla Malattia ha acceso un'agguerrita lotta di potere in città, e non solo. E ognuno reclama la propria fetta di torta. Donna e Jefferson non hanno altra scelta: devono agire. Di nuovo. Per salvare il mondo, ma prima ancora se stessi. Anche se, a volte, le due cose coincidono. L'ultimo capitolo della serie "The Young World".


Il commento di Chiara

Capitolo conclusivo di questa saga distopica post-apocalittica. Ritroviamo tutti i ragazzi sopravvissuti alle prese con un nuovo ed enorme problema: gli adulti. Tutti quelli che credevano non esistessero più sono un pericolo ora. Chi vuole sterminare i ragazzi americani e chi invece vuole sfruttarli, e su tutto la minaccia più grande: una guerra nucleare.
Direi che la trama è sempre tanto avvincente, lo stile incalzante. I colpi di scena sono continui e si legge in un perpetuo stato d’ansia. L’autore è bravissimo a creare l’atmosfera, la giusta ambientazione.
In questo terzo libro i POV sono molti, a Jefferson e Donna si aggiungono altri: Rab, Cervellone, Kath, Evan, Peter. Sempre e comunque ragazzi e capitoli brevi, che si fanno divorare.

In un certo senso, ci usiamo tutti a vicenda. 
Perché non ci conosceremo mai completamente. 
Qualunque cosa si faccia, qualunque cosa succeda o si pensi e si provi per qualcuno, 
è tutto filtrato dalle proprie percezioni, dalla propria personalità. 
Forse si può sentire com’è essere altre persone, ma non si è mai loro per davvero.

Come ho già ribadito per i due precedenti, questa saga è l’ideale per essere rappresentata con i film, sembra quasi fatta apposta. E’ molto avvincente.
Di nuovo il mio personaggio preferito è Donna. La sua ironia dissacrante continua a conquistarmi. E ho adorato Jefferson, con la sua etica morale e il senso di giustizia e ovviamente ho fatto il tifo per loro.

E’ lo stesso Jefferson? Il ragazzo che ha creato una piccola casa con me in un angolo di metallo della portaerei? Che ha dichiarato il suo eterno amore per me nella Sala di Lettura, con sopra di noi il cielo dipinto sul soffitto a cassettoni? No. E’ più adulto. E’ sconfitto. Lo capisco dal suo volto, e da quanto mi ha detto Peter. Il sogno di Jefferson di realizzare Utopia è un capitolo chiuso. Lui è un uomo braccato.

Ho apprezzato molto però il POV di Evan, è riuscito a farmi capire meglio il cattivo fra i cattivi.
Mi aspettavo però un finale diverso, più conclusivo, più maestoso. L’ho trovato un po’ sbrigativo e con quella porta aperta lasciata lì non si sa mai.
Inoltre credevo di trovare sviluppata meglio la storia d’amore che invece passa in sordina. E’ vero che in questo genere non deve essere predominante, ma due parole in più le avrei gradite.
Nell’insieme un bel libro, una splendida trilogia, decisamente adatta ai ragazzi ma godibile da tutti. E mi auguro di trovare prima o poi la trasposizione cinematografica.

La serie al momento è composta da tre libri
#1 The young world - recensione
#2 The new order - recensione
#3 The Revival

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