mercoledì 7 marzo 2018

Rubrica: Lo scaffale degli incanti


Buongiorno lettori, eccoci al nostro appuntamento con Lo scaffale degli incanti...
Cosa vi abbiamo preparato?
A dire il vero, oggi avrei dovuto essere io a pubblicare una mia recensione, ma per fortuna c'è santa Manuela (fatemelo dire), perché mi ha salvata anche questa volta, il libro letto è il primo di una serie? Sinceramente non lo so, ma andiamo a scoprire a chi è dedicato questa volta, il nostro angolo.


Titolo: Dream hunters. Il ponte illusorio
Autore: Myriam Benothman
Casa editrice: Astro Edizioni
Pag.: 224
Costo: 12,90 cartaceo, 0,00 kindle unlimated, 3,99 ebook
















Trama
Cosa faresti se potessi incontrare il tuo amore solo in sogno?
Sophie ha 17 anni e vive a Parigi. In apparenza una ragazza come tante, finché non si imbatte in un antico libro di fiabe ed è vittima di un’allucinazione. Da quel momento, i suoi sogni la conducono nel mondo incantato, una dimensione parallela dove ogni sua azione ha delle conseguenze sul destino di coloro che incontra, con risvolti inaspettati sulla realtà.
Sophie non sa ancora che il mondo incantato e quello reale sono legati da un filo sottile e indissolubile. Soprattutto, non sa di essere la custode di questo equilibrio, e che il principe Alexander che la affascina e la incuriosisce è molto più di quanto sembri. Ma lo scoprirà presto. E la sua vita ne sarà sconvolta per sempre.
Finalista del Premio Cittadella 2017 per il miglior Fantasy dell'anno, “Il ponte illusorio” è il primo libro della trilogia “Dream Hunters”. Una favola moderna adatta a tutte le età, che strega il lettore proiettandolo in un mondo di avventure, amore e magia.


Questa volta lo “scaffale degli incanti” si rivolge a dei ragazzi, non ai bambini. Il libro di cui voglio parlare oggi è una fiaba moderna adatta a tutte le età, ma per poterla apprezzare bisogna conoscere le fiabe della tradizione e soprattutto avere un animo da sognatore.


È sicuramente una fiaba in chiave moderna adatta a giovani lettori, ma bisogna avere la capacità di seguire più piani narrativi. C’è il racconto di Sophie, che vive a Parigi, che si mescola con la Sophie che vive nel mondo incantato. Il tutto si intreccia con una fiaba narrata in terza persona e in corsivo. È una storia nella storia, si intreccia con il racconto di Sophie, ma è una cosa diversa.
Sophie è una ragazza di 17 anni. Vive a Parigi con il padre. Sua mamma, illustratrice di fiabe, è morta da tre anni. Un giorno entra in una libreria di testi antichi per ripararsi da un diluvio… da quel momento riesce ad entrare nelle fiabe come in un sogno, ma un sogno molto vivido e reale.


Così vediamo Sophie aiutare Cappuccetto Rosso oppure la incontriamo al fianco del principe Filippo de La bella addormentata nel bosco. Ma le fiabe iniziano a mescolarsi, a cambiare alcuni particolari, a intrecciarsi tra loro.
Al fianco di Sophie c’è poi sempre un principe cadetto, Axel. Con lui la favola è un po’ diversa, lui è un principe diverso dal classico principe azzurro, ma anche lei non è la donzella in pericolo che di solito i principi salvano per il loro “e vissero felici e contenti”…
Divertente è il “riassunto” che a un certo punto Axel è costretto a fare, per tentare di spiegarsi cosa stesse succedendo:

«Ricapitoliamo», suggerì Alexander, facendo qualche passo in avanti. 
«Abbiamo una principessa addormentata e sette nani apprensivi che vogliono accasarla a tutti i costi, un’altra principessa e il suo castello congelati nel sonno e un principe prigioniero per uno sfortunato scambio di identità. A ciò si aggiunge una seconda, forse terza strega e una principessa del mare le cui gambe hanno una data di scadenza?».
Sophie avrebbe voluto apprezzare la comicità della situazione.


Il mondo incantato delle fiabe di Perrault o dei fratelli Grimm o di Andersen si alternano e si confondono nella vita di Sophie. Questo perché in realtà Sophie ha un dono speciale che diventa via via sempre più chiaro e importante.
Sophie e Axel durante tutta la storia si sostengono, si aiutano e alla fine si ritrovano. Alexander le racconta tanti segreti, tanti indizi che piano piano prendono corpo nella mente della giovane Sophie.


E come ogni favola che si rispetti c’è un cattivo, in questo caso una strega malvagia…
Il romanzo è una storia piacevolissima, scritta con delicatezza e con amore per le favole con le quali tutti noi siamo cresciuti. L’autrice ha saputo collegare due realtà lontane in modo divertente ma oserei dire anche incantato. Mi sono immersa in una lettura che ha il sapore della tradizione, le favole della buona notte che ogni mamma racconta ai suoi bimbi.
Lo stile utilizzato è adatto a lettori giovani, è divertente, fluido. Le frasi sono semplici e ben legate. Anche gli “stacchi” per i passaggi tra un piano e l’altro si comprendono e non si perde mai il filo del racconto. I capitoli sono brevi, ma non troppo (una decina di pagine).
Trovo solo un difetto grafico: è scritto in un carattere troppo piccolo. Ora è vero che io ho una certa età e quindi ho bisogno degli occhiali per leggere… ma dei ragazzi che devono essere catturati dalla lettura potrebbero essere un po’ “spaventati” dal calibro minuto delle lettere. La storia poi ti affascina e difficilmente riesci a staccarti, ma la lettura del tratto grafico non è facilitante.
Consiglierei questo libro a ragazzi delle medie, forse li avvicinerebbe alle fiabe che ormai si stanno perdendo. È un romanzo in cui sogno e avventura si mescolano bene. Mi è piacuto!!!

Al momento non so se possiamo parlare di serie, duologia o trilogia, ma a novembre 2017 è uscito il secondo romanzo:

#1 Dream hunters. Il ponte illusorio
#2 Dream hunters. Il veliero delle anime





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