mercoledì 4 aprile 2018

Rubriche: Lo scaffale degli incanti


Buongiorno lettori eccoci al consueto appuntamento con la Rubrica: Lo scaffale degli incanti, oggi però Manuela tratta un argomento che ai nostri giorni risulta essere una specie di piaga nelle scuole ma anche fuori, parliamo del bullismo e del cyberbullismo. Ma cosa sarà mai? Non è facile, tanto meno semplice parlarne, ma devo dire che le parole di Manuela centrano pienamente il problema, aiutata da un libro che nonostante io non abbia letto, condivido che vada considerato come stimolo per affrontare il tema.


Titolo: Ciripò, Bulli e Bulle
Autore: Giuseppe Maiolo & Giuliana Franchini
Casa editrice: Erickson
Pag.: /
Costo: 15,50
















Trama
Le sfide da affrontare non mancano mai sulla rotta di Ciripò, il simpatico gattino che naviga a vista tra i mille scogli e le conquiste dell'età dello sviluppo. In questi tre nuovi racconti il micetto nero, affiancato per l'occasione dalla sorella Baffettina, sarà costretto ad affrontare segreti che possono diventare molto, molto pesanti e gli insidiosi pericoli nascosti dietro una delle più grandi risorse del nostro tempo: la navigazione in Internet. Avventuratevi insieme ai due fratellini, ma senza timore! Al timone ci sono due nocchieri speciali. Giuseppe Maiolo e Giuliana Franchini, psicoterapeuti dell'età evolutiva, hanno creato per tutti noi una mappa semplice e accattivante per comprendere meglio e affrontare con solidi strumenti teorico-pratici i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Età di lettura: da 6 anni.


Ho scelto di leggere questo libro proprio pensando ai miei alunni. Loro spesso sottovalutano gli scherzi, i giochi e le prese in giro. A volte prendono di mira i compagni più deboli solo perché è più facile farci una risata, ma non si rendono conto che questo loro modo di fare è pericoloso.
Durante la fiera Tempo di Libro ho partecipato alla presentazione di questo lavoro e subito l'ho ritenuto interessante. Devo dire che già dalla pagina di presentazione “Cari lettori…”, gli autori rendono esplicito l’intento con cui hanno realizzato queste storie e mi sono accorta che corrispondeva a pieno a quanto io cercavo.

Le nuove storie di Ciripò vogliono parlare ai piccoli di questi fenomeni e offrire l’occasione a genitori e insegnanti di affrontare il discorso e approfondirlo con doverosa attenzione.

Il testo raccoglie tre storie (fiabole, le chiamano gli autori) i cui protagonisti sono Ciripò e Baffettina. Sono due micini (presumibilmente di scuola primaria) che si trovano a fronteggiare situazioni difficili.
Nella prima avventura Ciripò e i segreti pesanti, il nostro micino protagonista è vittima di episodi di bullismo che lo fanno stare male fisicamente; nella seconda Baffettina, bulla per nulla invece è la sorellina di Ciripò che inizia a comportarsi come una bulla, inizia anche ad approcciarsi ad un nuovo modo di infierire… l’uso dei telefonini. L’ultima storia Nel giardino di Regattone, Ciripò è vittima di cyberbullismo.
Tutte e tre le storie sono scritte con carattere grande e in un linguaggio molto adeguato ai bambini della scuola primaria, ci sono delle belle illustrazioni e spesso il carattere tipografico mette in evidenza delle parole chiave perché quelle parole vengono scritte in modo diverso e soprattutto colorate. La struttura della storia ricorda molto le favole. Il racconto presenta le caratteristiche emotive e anche fisiche del bullo e della vittima, si concentra molto sugli stati d’animo, sulle emozioni che provano gli interpreti dell’episodio. Infine vengono dati consigli per risolvere il problema e viene posto l’accento al fatto di ricorrere ad un adulto per liberarsi dei segreti che fanno star male.
L’ultima storia mette molto in evidenza l’importanza della figura dell’adulto.

È chiaro che quell’argomento gli sta molto a cuore.
“Devono controllare quello che fanno i loro piccoli in rete, con i miciofonini, sui Socialcat… Tutti devono sapere che cosa può accadere se ci si fida degli sconosciuti
come è successo a te!”

L’inizio di ogni storia è evidenziato da una pagina dove è presente il titolo, una illustrazione e sotto c’è un QRcode con la versione in audiolibro. Questo per permettere ai bambini di vivere la fiaba con le voci che la drammatizzano, enfatizzando gli aspetti salienti. Ora, io non ho ascoltato per intero l’audio delle storie, ma alla presentazione in TdL l’autore ha letto una delle tre avventure a due classi di scuola primaria, confesso che sono rimasta incantata e mentre oggi rileggevo quell’episodio mi sono ricordata le “voci” dell’autore.
La parte finale dell’opera “Attività e giochi” è rivolta agli adulti. Sì, perché l’intento degli autori è sì quello di far leggere i bambini per focalizzare la loro attenzione sul problema, ma anche quella di coinvolgere le figure “adulte”, genitori e insegnanti, a far sì che i ragazzi trovino dei punti di riferimento. Attraverso attività divertenti, i bambini sono guidati a focalizzare l’attenzione sui sentimenti che provano e su quelli che gli altri potrebbero provare.
Nelle pagine finali viene anche posto in evidenza l’importanza di non sottovalutare il fenomeno del bullismo e, ancor di più, del cyberbullismo. Vengono evidenziati gli aspetti e i tratti della figura del bullo e della vittima, ma viene anche fornito lo strumento per aiutare i ragazzi a esprimersi. Si parla con chiarezza e con efficacia di tutto il fenomeno, a partire da fatto che…

la parola «bullo» non rende l’idea della gravità di un tale comportamento.

Libro altamente consigliato ai genitori e ai bambini, possibilmente da leggere insieme, per far capire che solo con l’aiuto di persone grandi ci possiamo “liberare” dei bulli.

È necessario aiutare i bambini, fin da piccoli, a prendere coscienza di se stessi e degli altri, perché il fenomeno del bullismo si può prevenire con una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e di quelle dell’altro.





2 commenti:

  1. Ciao! Questo libro mi sembra davvero un ottimo consiglio, scritto con un linguaggio metaforico ma altamente istruttivo. Hai proprio ragione...quanto è facile sottovalutare scherzi e prese in giro! A volte, secondo me, anche i genitori rischiano di sbagliare. Grazie per la segnalazione :-)

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    Risposte
    1. Molto spesso siamo noi adulti che non facciamo passare il messaggio giusto. Questo libro è un ottimo strumento per parlare con i nostri figli di questo tema.

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